Robert Picardo ospite a Dial the Gate

Quello che state per leggere è parte di un’intervista che Robert Picardo (che ha interpretato il ruolo di Richard Woolsey nell’universo di Stargate) ha concesso a David Read (co-editore del sito gateworld.net) per Dial the Gate, una serie di interviste in live streaming su YouTube.

David Read: È curioso che perdiamo Teryl (Teryl Rothery, aka Dr.ssa Fraiser) e introduciamo Picardo, nello stesso episodio. Tornando a riguardare la serie c’è una simmetria tra il perdere un importante personaggio e l’acquisirne un altro.

Picardo: E si è andati anche da un dottore ad un attore che un tempo ha interpretato un dottore (il medico olografico d'emergenza in Star Trek Voyager). L’introduzione di questo personaggio è partita dal fatto che avevano un episodio che durava 10 minuti di troppo e allora hanno deciso di farlo diventare un doppio episodio (Heroes). E mi hanno dato mi pare 12 pagine di difficili dialoghi da imparare in un giorno.
Quando ho girato la seconda parte di Heroes non pensavo che mi avrebbero richiamato. Avevo incontrato tutto il cast principale ed erano stati così gentili con me, specialmente Don S. Davis (aka Generale Hammond).
È stata una giornata di riprese molto tosta perché ho dovuto interrogare tutti i membri dell’SG-1, con delle scene anche molto lunghe e complicate da girare, senza tagli.
Tutte le mie scene dovevano essere girate in un solo giorno perché l’indomani mi aspettavano in Inghilterra per un evento a cui avrei dovuto partecipare.
Andy Mikita dirigeva l’episodio ed è stato grande. Tutto è filato liscio. A fine giornata Joseph Mallozzi e Paul Mullie (i produttori) mi hanno portato fuori a cena e hanno deciso che gli piacevo! Almeno credo, non me l’hanno detto direttamente quella sera.
Avevano costruito un personaggio antipaticissimo, ma, in seguito, gli sono piaciuto come attore e hanno deciso che volevano che tornassi ancora. Così tutte le volte che facevo il mio ritorno nella serie, a questo antipatico personaggio senza alcuna possibilità di redenzione che era stato introdotto nel primo episodio, veniva aggiunto un barlume di qualità positiva. E ogni volta una di queste qualità veniva accompagnata da una scenetta comica. Per esempio, nell’episodio The Scourge (9x17 – Insetti assassini, dove degli insetti carnivori creati dai priori divoravano le persone in pochi secondi) c’era una scena in cui Woolsey riuscì a scappare più velocemente di chiunque altro, anche di personaggi con la metà della sua età, per fuggire via dal pericolo.
Quindi era un personaggio antipatico, codardo, non piaceva a nessuno, non aveva nessuna competenza, nessuna capacità di comando, sapeva solo criticare il lavoro degli altri.
Dopo alcuni anni ho ricevuto una telefonata da Joseph Mallozzi che diceva di volermi come il nuovo leader della spedizione su Atlantide. Io gli ho risposto di essere molto lusingato, che mi era piaciuta molto la serie e lavorare con loro, ma che il personaggio aveva tutta quella serie di caratteristiche negative. Lui mi ha risposto “Non preoccuparti, quello è un problema nostro” e allora ho accettato.

Non posso certamente paragonare la mia esperienza in Star Trek con quella in Stargate, perché in Star Trek ho passato molti anni e ho fatto così tante cose con quel personaggio, ma posso dire che l’esperienza di lavorare nel cast di Stargate è stata molto più facile e più libera.
Nella serie di Star Trek non ti fanno cambiare neanche una virgola nelle battute senza il permesso, perché proprio non vogliono che nessuna abitudine o modo di dire del presente possa essere portato così tanto avanti nel futuro. Io capisco e rispetto molto questa loro scelta. È per questo che usano una lingua senza accenti particolari e libera da riferimenti contemporanei del ventesimo e ventunesimo secolo.
Ma siccome Stargate è una serie ambientata nel presente, loro potevano farlo. E se io chiedevo ai produttori il permesso per poter cambiare una battuta, mi davano l’ok. Se l’avessi chiesto in Voyager, avrei dovuto fare una telefonata tre giorni prima di girare la scena! Quindi lavorare sul set di Stargate è stata una sensazione liberatoria, al contrario della mia precedente esperienza (pur quanto l’abbia amata). Poi i produttori di Stargate mi hanno sempre trattato benissimo, non sono mai stato invitato a cene più belle delle loro. Raccomanderei ad ogni attore di lavorare per loro!

Intervista completa sul canale YouTube di DialtheGate: www.youtube.com/watch?v=e-BsmcZjm-I