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RRGS#2 - Cap. 5 - Ritorno, willow_rosenberg - 25/02/2015

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view post Posted on 25/2/2015, 18:39
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Il mio capitolo. E siamo giunti alla fine.

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Ritorno



PRESENTE

Le porte del trasportatore si aprirono e ne uscirono fuori il dottor Mckay, il dottor Zelenka, Ronon e Teyla. Questi ultimi due, gli unici con delle armi, si misero alla testa del gruppo e cominciarono ad incamminarsi lungo il corridoio indicato dallo scienziato canadese.
“Procedete con cautela”. A parlare fu Elizabeth tramite comunicazione via radio. “È appena partita una squadra di marines e scienziati per esaminare l’avamposto”. Li informò poi.
Camminarono diversi minuti, svoltando in corridoi laterali, scendendo e salendo diverse rampe di scale.
“Ci vuole ancora molto?” Chiese un Ronon molto stanco di girovagare per i corridoi della città.
“Gli Antichi hanno tenuto questo laboratorio segreto e lontano dal centro della città”
“Questo ci fa pensare che gli esperimenti condotti lì dovevano essere molto rischiosi”
Camminarono per altri dieci minuti percorrendo un percorso labirintico.
“Non è che ci siamo persi Rodney?!”
“No. Siamo quasi arrivati. Dobbiamo svoltare in quel corridoio laggiù e poi …”. Mckay smise improvvisamente di parlare; tutti e quattro avevano sentito un forte rumore provenire dal corridoio in cui erano diretti.
Ronon e Teyla si avvicinarono lentamente all’incrocio, mentre i due scienziati rimasero indietro. Il Satediano si affacciò leggermente nel corridoio per controllare e vide qualcuno che cercava di aprire la porta in fondo; analizzandolo meglio si accorse che si trattava di un uomo che indossava la divisa militare della base. Per cercare di capire chi fosse, Ronon fece un passo avanti e rimase molto sorpreso di vedere lì …
“Lorne!”
A sentire il suo nome, il maggiore smise di fare ciò che stava facendo e fissò l’uomo.
“Cosa fai qui Ronon?”
“Cosa fai tu qui Lorne?” Chiese Ronon, che nel frattempo era stato raggiunto anche dagli altri.
“È quello il laboratorio in cui dobbiamo andare!” disse Rodney indicando la porta di fronte cui si trovava il maggiore.
“Perché cerca di entrare lì maggiore?” Chiese Teyla.
Sul volto di Lorne si dipinse un sorriso inquietante, poi mosse rapidamente il braccio e immediatamente le armi che tenevano in mano Ronon e Teyla volarono e furono afferrate dal maggiore che le puntò contro gli altri.
“Bene. Vedo che avete scoperto il laboratorio. Dottor Mckay perché non viene qui ad aprire questa porta”
“Cosa …” Lo scienziato faceva ancora fatica a capire cosa stava succedendo.
“Foza dottore, venga!” disse il maggiore con uno sguardo folle in volto.
“Io … NO!” gridò con forza.
“Mi obbliga a usare le maniere forti”. Subito dopo un colpo partì dalla pistola che aveva sottratto a Ronon che colpì la parete vicino allo scienziato.
“MAGGIORE!”
“Mi dispiace Teyla ma il maggiore Lorne non è al momento disponibile. Qui dottor Mckay, non glielo ripeterò più”.
I quattro si avvicinarono al maggiore, Rodney collegò il computer ai cristalli di controllo della porta e cominciò a digitare diversi tasti.
“Che vuol dire che il maggiore non è disponibile” chiese lo scienziato ceco.
“Io sono Soular, del popolo Westereas, e al momento controllo il maggiore Lorne”
“Quindi anche gli abitanti di M6X-390 sono controllati?”
“Solo alcuni”
“Ma perché attaccarci?”
“Ci serviva un diversivo”
“Per cosa? Cosa volete?”
“Riprenderci ciò che è nostro”.
In quell’istante le porte di fronte a loro si aprirono rivelando una stanza non molto grande; al centro di essa vi erano una struttura ovoidale lunga poco più di un metro e mezzo, larga mezzo metro e alta circa trenta centimetri. L’intera struttura era poggiata su delle travi di sostegno. Tutto il gruppo si mise intorno alla struttura.
“Cos’è?” chiesero quasi tutti in coro.
“Un modo per tornare a casa”


Intanto in sala controllo, la dottoressa Weir cercava di gestire al meglio la situazione degli ostaggi; il colonnello Sheppard era ancora in infermeria incosciente, la donna doveva cercare di cavarsela senza il suo aiuto.
“Attivazione Stargate non programmata” gridò all’improvviso Chuck. Elizabeth subito si avvicinò alla sua postazione. Subito irruppe una voce alla radio.
“Atlantide qui è il tenente Smith. C’è bisogno di rinforzi e di una squadra medica probabilmente”
“Cos’è successo tenente?” chiese allarmata la Weir.
“Non lo so di preciso. Ho sentito un’esplosione proveniente dall’avamposto antico. Ho provato a chiamare il maggiore Jones, ma non ha risposto”
“Resti lì in attesa tenente ora le mando rinforzi”. Elizabeth fece un passo per allontanarsi dalla consolle ma si fermò quando sentì di nuovo il tenente parlare.
“O mio Dio! Cosa sono quelle cose?”
“Che cosa tenente? Che succede? … Tenente risponda!” . Ma non ci fu risposta.
Un istante dopo migliaia di piccole luci attraversarono l’orizzonte degli eventi e cominciarono a volteggiare intorno alla stanza, dopodiché formarono una lunga fila e cominciarono a sfrecciare lungo i corridoi.


“Che vuol dire ‘tornare a casa’?”
“Vede dottor Mckay, noi non apparteniamo a questo mondo. Siamo creature fatte di energia. Eravamo esploratori in missione, la nostra nave” e dicendo ciò indicò la struttura di fronte a loro “ebbe un guasto e precipitammo. La nave fu trovata da quelli che voi chiamate Antichi. Dissero che ci avrebbero aiutato a curarci e a riparare la nave, ma non fu così. Un giorno trasportarono la nostra nave lontano, mentre noi fummo rinchiusi in un laboratorio, sottoposti a diversi esperimenti. Provammo a scappare, ma loro lo avevano previsto e attivarono un blocco di sicurezza. Siamo rimasti imprigionati lì da allora…”
“E con i terremoti delle settimane scorse il laboratorio è stato aperto”
“Esatto dottor Mckay. Alcuni di noi sono usciti fuori in avanscoperta; raggiunto il villaggio vicino, abbiamo analizzato le menti degli abitanti e siamo venuti a conoscenza di voi che avete occupato la città degli Antichi. Avevamo bisogno di attirarvi lì per aver accesso al database di Atlantide e ritrovare la nostra nave”
“Per questo avete provocato tutti quegli strani fenomeni? Ma perché non avete semplicemente chiesto il nostro aiuto?”
“Non potevamo rischiare”
Uno strano ronzio attirò l’attenzione dei presenti, poco dopo le porte si aprirono e una fiumana di luci volanti si precipitò all’interno della stanza, volando prima intorno alla pareti e poi fiondandosi all’interno della nave.
“Cosa sono queste luci?”
“Sono i Westereas. E stiamo per tornare a casa. Vi prego signori di allontanarvi dalla nave se non volete farvi male”. Subito dopo una luce uscì dal petto del maggiore Lorne e andò ad unirsi alle altre all’interno della nave; il corpo del maggiore cadde per terra privo di sensi.
Un forte rumore cominciò ad uscire dalla nave.
“Dobbiamo uscire di qui!” gridò Rodney.
Ronon sollevò di peso il corpo di Lorne e se lo caricò sulle spalle e tutti si precipitarono fuori dalla stanza. Subito videro un vortice di luce blu girare a velocità elevata intorno alla nave, poi un lampo luminoso li obbligò a chiudere gli occhi. Quando li riaprirono la nave era scomparsa.


TRE GIORNI DOPO, LABORATORIO DI MCKAY
Erano tutti intorno a Rodney, il quale era seduto davanti al suo computer ad analizzare dei dati.
“Allora Rodney cosa hai scoperto?” Chiese il colonnello Sheppard che a stento si teneva in piedi.
“Sono finalmente riuscito a decriptare i file relativi ai Westereas. Gli Antichi hanno trovato una nave precipitata e si sono offerti di aiutare i sopravvissuti”
“Proprio come ha detto Soular”
“Si, ma poi gli Antichi hanno scoperto che la natura di quegli esseri era utile per studiare il processo di ascensione e li hanno rinchiusi.”
“Ci credo che non volevano rischiare nel fidarsi di noi” aggiunse Ronon.
“Però è sbagliato ciò che hanno fatto, così come ciò che hanno fatto gli Antichi”
“Si, beh. Almeno questa storia è chiusa e ora loro sono a casa”
“Si spera”



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Capitolo 4: Nessun sospetto
 
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view post Posted on 25/2/2015, 22:37
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Brava Willow! Bella conclusione per questa storia!! :woot: Brava!!
 
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view post Posted on 1/3/2015, 21:40
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Brava Willow!
Ottima conclusione! :woot:

Hai descritto bene tutte le scene, sembrava di essere lì con loro.
E hai trovato anche una bella conclusione... complimenti! :wub:

Anche se i nostri gaters sono stati un po' pigri ^_^, io mi sono divertita comunque a scrivere :P.
 
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